Non domato
Tranquillo durante la ferratura
Conducibile con la cavezza
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È considerato il cavallo più antico del mondo, il più bello, è stato definito cavallo celeste, soprannominato cavallo dorato e cavallo divino. Comprare un Akhal-Teke equivale ad acquistare un pezzo di storia, un cavallo dall’aria mitologica, irreale, di cui esistono pochi esemplari e, per tutti questi motivi, il costo di questo animale è elevato.
L’Akhal-Teke è originario del Turkmenistan, allevato dalle tribù Teke che vivevano nelle oasi di questo arido Paese. Nonostante le condizioni di vita ostili, o forse proprio grazie a quelle, l’Akhal-Teke è diventato un cavallo dalla resistenza incredibile, che combina a velocità e forza un portamento e un’eleganza unici.
Questo tipo di cavallo si presenta come un animale longilineo, agile e dal portamento regale e, nonostante non sia molto alto (145-155 cm al garrese), presenta delle zampe particolarmente lunghe e un corpo così snello da guadagnare comunque un aspetto slanciato.
La lunghezza delle zampe e il pelo, che si è sviluppato in forma conica, gli consentono di allontanarsi dal suolo rovente del deserto e di riflettere ampiamente i raggi solari. Queste caratteristiche gli conferiscono una grande resistenza alle temperature estreme del deserto, sia di giorno che di notte. Tutti questi aspetti sono apprezzati anche in Occidente; infatti, vendere Akhal-Teke all’estero ne ha ridotto molto la popolazione in Turkmenistan e per questo motivo si sta cercando di ripopolare le mandrie.
L’Akhal-Teke è secondo in velocità soltanto al purosangue inglese; presenta un collo di cervo che, se in altre razze non è apprezzato, nel suo caso contribuisce a conferirgli eleganza. Gli occhi sono leggermente a mandorla e il manto può essere baio, sauro, palomino, isabella o il famoso cremello, che con i suoi riflessi dorati dà l’idea che sia stato immerso nell’oro liquido. L’Akhal-Teke è stato impiegato per la sua eleganza e resistenza nelle gare di dressage e nelle esibizioni circensi ma, in realtà, può egregiamente sostituire qualsiasi altro esemplare nelle sue funzioni più tipiche, grazie alle sue caratteristiche che gli consentono di eccellere in ogni attività. Ha un carattere forte che non si sottomette facilmente, è fiero e schivo ma, se arriva a fidarsi di un allevatore, gli sarà fedele per tutta la vita.
L’incrocio dell’Akhal-Teke con altre razze è sempre stato estremamente difficile a causa dell'area di origine. Il Turkmenistan, infatti, è un territorio quasi completamente desertico che da un lato confina con il Mar Caspio, dall’altro con Iran, Afghanistan, Kazakistan e Uzbekistan, Paesi altrettanto desertici. La presenza di catene montuose, infine, ha contribuito ancora di più all’isolamento geografico di questi popoli e dei loro allevamenti e questo ha preservato la razza. Inoltre, comprare un Akhal-Teke per incrociarlo con cavalli di livello inferiore dei Paesi vicini non aveva molto senso.
Questo fino al XIX secolo, quando si tentò di migliorare la razza combinandola con il cavallo arabo e il purosangue inglese. Ma dopo diversi anni ci si rese conto che l’Akhal-Teke non poteva essere migliorato, essendo già il miglior cavallo esistente.
Con la riforma agraria di Stalin, una parte della popolazione turkmena si rifiutò di utilizzare questi esemplari come cavalli da macello, così li lasciarono liberi, allo stato brado, sperando di poterli salvare.
Comprare un Akhal-Teke significa comprare un cavallo idoneo a qualsiasi disciplina. Grazie alle sue caratteristiche può eccellere in qualsiasi attività o sport.
Un cavallo degno di menzione è stato sicuramente Absent, miglior rappresentante della razza, nominato cavallo del secolo e medaglia d’oro nel dressage alle Olimpiadi di Roma nel 1960.